Uno sguardo dentro.
Dentro il buio che trovo nell’animo.
Dentro i meandri di un’anima inquieta.
Scavo nell’essere che ho interiormente.
Scopro voragini di cui il fondo non vedo.
Lande desolate e tetre.
Precipito in un cosmico buio, dal quale cerco di risalire
aggrappato con unghie e denti.
Ogni tentativo appar vano, ad ogni metro guadagnato verso
la luce, una rovinosa caduta riporta nel fondo.
Tosto mi perdo in labirinto oscuro.
Giro, scavo, mi muovo a tentoni, mentre cerco un se pur
flebile raggio di luce che la via mi indichi.
Dopo tempo immemore la luce rivedo, ma nonostante il
tetro buio ho lasciato, in bocca resta un amaro sapore.
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