Lento il mio passo su sentiero boscoso.
Odo il respiro tranquillo degli alberi, mentre vocian tra
le fronde uccelli e scoiattoli.
Filtrano raggi di un sole alto, a fatica si fan strada
tra foglie e rami.
Ogni raggio di luce che si spezza in più parti, sembra
rivestir il bosco dell’abito a festa.
Inspiro l’aria carica di umida follia.
Odori, acri di muffe e dolci di fiori esplosi alla vita.
Voci che si rincorrono in echi lontani, modificano l’andare
dei miei passi.
Sento il riso argentino di tenero fanciullo.
Il richiamo accorato di madre apprensiva.
Risata forte e profonda di padre affettuoso.
Intorno la vita danza, un vorticar continuo.
La vita che
stretta tra dita di mano ferma, tanto più la stringi, tanto più scivola in
fretta, come fosser granelli di sabbia.
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