Quel peso opprimente che senti nel petto e che rimbomba nell'anima.
Il vuoto che senti nella tua vita.
Il buio assoluto da cui non vedi uscita.
Un unico colore nel tuo arcobaleno, il nero.
La tua vita scorre senza meta.
E ancor più la cosa ti strugge.
I tuoi occhi chiusi al mondo.
Eppur se provassi a riaprirli appena.
A guardar un imporporato cielo di un tramonto.
Ad ascoltar l'argentea risata di un bambino.
A sentir il melodioso canto di usignolo.
Ad ammirar i variopinti fiori di un giardino.
A goder delle bellezze del creato.
Forse il tuo animo ne sarebbe alleggerito.
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venerdì 20 dicembre 2019
lunedì 16 dicembre 2019
Lama di luce
Sorge il sole a rivaleggiar col tuo sguardo.
Luce che l'oscurità di un'anima taglia, come calda lama.
È quella di uno sguardo che esce da occhi che son pezzi di cielo.
Mentre tiepidi raggi carezzan il tuo sinuoso corpo.
Luce che l'oscurità di un'anima taglia, come calda lama.
È quella di uno sguardo che esce da occhi che son pezzi di cielo.
Mentre tiepidi raggi carezzan il tuo sinuoso corpo.
giovedì 12 dicembre 2019
Oscuro viaggio
Nuotavo in un fluido buio.
Un oscurità avvolgente, soffocante.
Ogni movimento era fatica.
Il semplice respirare un'agonia.
Come in un limbo senza suoni ne sensazioni.
In questo nulla appiccicoso, l'unica uscita è dentro di me.
Un viaggio all'interno del più recondito io.
Un viaggio oscuro, fatto di speranze spezzate, gioie, dolori, arcani misteri e segreti mai svelati.
Ogni tappa del viaggio è come la nota vibrante emessa da un sinistro violino.
Tosto mi accorgo che più cammino percorro, più svanisce speranza di trovar uscita.
Inutile il rigirarsi e l'affannarsi.
Il buio assorbe ogni cosa.
Più mi agito, più resto invischiato.
Stretto in ogni parte. Soffocato.
Eppur non lascio la presa, mi aggrappo alla vita.
Continuo la lotta in cerca di un pur semplice sorriso.
Di un appagamento se pur fugace, ma che rende la vita degna d'esser vissuta.
Un oscurità avvolgente, soffocante.
Ogni movimento era fatica.
Il semplice respirare un'agonia.
Come in un limbo senza suoni ne sensazioni.
In questo nulla appiccicoso, l'unica uscita è dentro di me.
Un viaggio all'interno del più recondito io.
Un viaggio oscuro, fatto di speranze spezzate, gioie, dolori, arcani misteri e segreti mai svelati.
Ogni tappa del viaggio è come la nota vibrante emessa da un sinistro violino.
Tosto mi accorgo che più cammino percorro, più svanisce speranza di trovar uscita.
Inutile il rigirarsi e l'affannarsi.
Il buio assorbe ogni cosa.
Più mi agito, più resto invischiato.
Stretto in ogni parte. Soffocato.
Eppur non lascio la presa, mi aggrappo alla vita.
Continuo la lotta in cerca di un pur semplice sorriso.
Di un appagamento se pur fugace, ma che rende la vita degna d'esser vissuta.
sabato 7 dicembre 2019
Ricordi di un tramonto
Ricordi di un tramonto in riva al mare.
Quando una palla di pupureo fuoco incendiava un fluido orizzonte.
Riflessi di fiamma illuminarono il tuo viso.
In quel momento, vidi i tuoi occhi splendere.
Un brivido attraversò tutto il mio essere.
Un pensiero si fissò nella mia mente.
O forse no, era più un'emozione, che spingea violenta dentro il mio cuore.
Quando una palla di pupureo fuoco incendiava un fluido orizzonte.
Riflessi di fiamma illuminarono il tuo viso.
In quel momento, vidi i tuoi occhi splendere.
Un brivido attraversò tutto il mio essere.
Un pensiero si fissò nella mia mente.
O forse no, era più un'emozione, che spingea violenta dentro il mio cuore.
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