Gigantesco pino, dalla finestra parli.
Mentre l'orizzonte pian piano, morente sole, spennella di vermiglio colore.
T'agiti, par che saluti, o forse chiami.
Voce sussurata tra fronde.
Parli all'anima che cerca requie.
Voce cheta, delicata, eppure sà di forza.
Resto immoto, ad ascoltare ciò che hai da dirmi.
Mentre vaga lo sguardo tra maestosi rami, lascio che parli co l'anima mia.
Lascio assopir lo spirito, col cuore che par più leggero.