Notte.
Un letto accoglie stanche membra.
Rumoroso silenzio d'intorno.
Sciabordio di pensieri.
Fan chiasso nella testa.
Chiusi l'occhi e la mente viaggia.
Si muove in angusti meandri che essa stessa crea.
Come a guinzaglio legata, non può andar libera e leggera.
Vorrei spegnere tutto.
Sprofondar in oblio.
Galleggiar su immote acque, ove l'anima resti cheta.