L'Anima Scritta

Ho raccolto gran parte dei miei scritti e li ho publicati in un libro.
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Stretti, abbracciati.

Stretti, abbracciati.

Dinnanzi un camino in cui crepita e danza il rosso fiore del fuoco.

Il mio viso tra i tuoi capelli. 

Ispiro il tuo odore e lo faccio mio.

Il calore del focolare, non scalda quanto il tuo abbraccio.

Ti stringo forte da toglier il respiro.

Un attimo, un solo momento, che vorrei fissare nel tempo.

Vorrei che tutto intorno si fermasse, l’universo arrestasse il suo cammino.

Per nulla al mondo vorrei sciogliere l’abbraccio.

Per sempre vorrei che l’attimo durasse.

 

Ombelico

Scopro il tuo ventre spostando le vesti.

Osservo ammirato il tenero ombelico.

Scendo a poggiarvi un lieve bacio che la tua pelle increspa.

Bacio il tuo corpo, sempre più su.

Su tenere colline con aureole rossastre.

Su fino ad arrivare alle tue dolci labbra, che leste si schiudono in un languido bacio.

Fiore

Un magnifico giardino, dove viole, magnolie, lillà e mille altri fiori spuntano ovunque.

I raggi del sole sembran  carezzarli tutti, facendo risplendere come gemme le gocce della notturna rugiada.

Nel bel mezzo del giardino uno splendido fiore fa capolino.

Sembra splender di luce propria, in un aura di luce dorata.

Al suo apparir  si attenua la bellezza degli altri fiori.

Quando si volta verso me incrocio occhi di puro smeraldo, che in me non lascian  tracce di fiato.

Immobile ed estasiato resto incantato dal tuo sguardo.

Occhi castani

Quei tuoi occhi colore delle castagne mature. 
Quelle guance arrossate dal gelido vento. 
Avrei voluto prenderle tra le mani e poggiare un bacio sulle tue labbra, tenero, delicato, lieve come un leggero soffio.

Sapore di anima

Voglio sentire il tuo profumo. 

Voglio sentire la tua pelle. 

Scorrere con le dita su di essa, farti venir brividi di emozione. 

Voglio baciare le tue labbra, assaporare il tuo essere. 

Sentire il sapore della tua anima.

Libera

Il vento nei capelli. Il sale sulle labbra. 
La sabbia sotto i nudi piedi. 
Alzi lo sguardo, aprì le braccia e voli libera su un mare che come unico confine ha il cielo.

Quel tuo sorriso

Che farei per quel tuo sorriso. 
Un sorriso disarmante, che all'improvviso illumina il tuo viso. Un sorriso che accende quei tuoi occhi da cerbiatto. 
Un sorriso carico di allegria, di spensieratezza e determinazione. 
Un sorriso che emana gioia. 
Gioia di sentirti, di vederti, di toccarti, di amarti. 
Gioia di vivere.

Dov'è l'amore?

Lui le parla con voce alterata.
Il cuore di lei si stringe in una morsa.
Più la voce di lui cresce, più l'anima di lei gela.
Lame di ghiaccio la trapassano.
Lei un essere semplice e remissivo, i modi di lui la spingono in un angolo da cui non ha scampo.
Anima semplice imprigionata in un gelo cattivo.
Lui la chiama... Amore. Ma dové l'amore?

L'alba

L'alba di un nuovo giorno riverbera la sua tenue luce sul tuo viso. Mano nella mano assistiamo questa nascita, che sempre più intensamente ci riempie di luce, di calore, quasi fosse il nostro amore.

Libero

Una foresta verdeggiante mi avvolge, scura, umida, intensa.
L'acre odore di muschio assale le mie nari e penetra nel profondo del cervello.
Piano respiro quest'aria pesante, mentre gli alberi mi parlano in coro con la voce del vento. Cresce nel mio petto una forza primordiale, forte, dirompente che preme con forza per uscire.
Allora lascio che si liberi, in un urlo che come un ululato riverbera nell'aria, subito assorbito dall'oscurità della foresta.
Una energia freme in tutto il mio corpo, esaltante, animalesca.
Lancio tutto il mio essere in una corsa liberatoria.
Corro a perdifiato tra gli alberi, nel totale abbandono della razionalità, seguendo solo il puro istinto bestiale.
Sferzato dai rami, col cuore che pompa all'impazzata e il fuoco nei polmoni, in questa folle corsa mi sento libero, nel corpo e nell'anima, potente, inarrestabile.
L'esaltazione si sprigiona in un nuovo ululato che buca il tetto di foglie e rami e arriva dritto al cielo.