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giovedì 21 marzo 2024
Giornata mondiale della Poesia
Padre
Sentir il primo vagito.T
enerlo sul petto poggiato.
Vederlo indifeso e sentir stringere il cuore.
Ogni passo fatto nella vita, un gradino d'orgoglio.
Senti il sangue del tuo sangue scorrer in propria vita.
La piccola mano, stretta nella tua, così la vorresti per sempre.
Vedi il bimbo, l'adolescente e poi l'uomo che diventa.
Vedi che parte, è altra vita.
Brillan l'occhi, si stringe l'anima.
Una ruota che gira, la vita continua.
Primavera
mercoledì 20 marzo 2024
Crepitar d'aria
Un fremito che l'aria fa crepitare.
Un rimbomdar di pensieri, scia argentea che si dipana da un'anima inquieta.
Vibra l'essere col cosmo, incenerito da estranea forza che lo tiene in balia.
Scuotere occorre ogni pensiero, come foglie sferzate dal vento.
lunedì 18 marzo 2024
Finestrino d'un treno
Scorron veloci, l'immagini da finestrino d'un treno.
Vedo luoghi.
Attimi di vita, come fotogrammi di realistico film.
Istanti di storie di mille genti.
Prati e persone.
Quasi mischiati, in caleidoscopio di colori.
Corri treno, corri.
Corri come la vita.
Ogni attimo passa e più non torna.
sabato 16 marzo 2024
Felicità
Felicità.
Intorno la famiglia.
L'abbraccio dei figli.
Il bacio della moglie.
Mille problemi, ma contano meno.
Fuori il sole splende.
Inspiro fresca aria a pieni polmoni.
Sentire il cuore che batte sereno.
Pare poco. Per qualcuno può sembrar niente.
Per me è... felicità.
giovedì 14 marzo 2024
Momento tranquillo
lunedì 11 marzo 2024
Miraggio di tranquillità
Foschia del mattino. Par nube al suolo poggiata.
Lenta come pesante manto.
Come quello che copre il mio cuore.
Mattone adagiato sul petto.
Par troppo densa l'aria che nei polmoni entra.
Affanno d'anima, per mente che non riposa.
Provo a inspirare, ma quasi brucia l'aria dentro.
Annaspo nell'acque di torbido fiume. Acqua invece d'aria.
Paura atavica.
Allora scrivo.
Lascio uscire le parole, così l'animo par piu leggero.
Miraggio di leggerezza. Utopia di tranquillità.
Ultima attesa
Una sedia.
La postazione d'attesa, perché passi la giornata.
Curvo il corpo. Piegato dalla fatica d'anni.
Sul volto le profonde rughe, cicatrici lasciate da vita di pensieri.
Non c'è più l'indaffarata giornata d'una famiglia da spingere, proteggere, amare.
Fatican le parole, quanto il corpo.
I pensieri che tornan sempre su se stessi.
Intorno un'aura che ancora richiama l'esser genitore, perennemente indaffarato. Aura che in solitudine pian piano si trasforma. Nel diventar inutile peso per coloro cui ha speso la vita.
Niente più feste. Niente allegria.
Resta una sedia dove consuma giorni che son l'ultimo pasto.
Quello che i tuoi figli imparano, un giorno a te daranno.
Presto la sedia sarà ciò che resta. Lacrime e rimpianti arriveran tardivi.
Gocce di tempo che lesinate erano, ora son gocce di lacrime amare.
venerdì 8 marzo 2024
Voci di poeti
Fiore
Fiore.
Ogni petalo il suo perché.
Un petalo vola sull'occhi a portare bellezza.
Un petalo si scioglie in acqua di dolcezza.
Un petalo raggiunge il ventre per diventar vita.
Un petalo sulla pietra per donar forza.
Un petalo travalica monti per fornir tenacia.
Un petalo di luna, che da lume all'intelletto.
I petali più belli, per l'amore che porti nel cuore.
Petali che fan fiori, d'un giardino vitale. Un guardino ch'è mondo intero. Un mondo che non ha ragion d'esister senza fiori.
L'Anima Scritta
L'Anima Scritta
Ho raccolto gran parte dei miei scritti e li ho publicati in un libro. Chi fosse interessato a leggerlo può acquistarlo su Amazon. Lo tro...
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Sono qui che aspetto. Aspetto, non so bene cosa. Aspetto forse di sentir la tua voce. Di veder balenar un attimo la tua figura. ...
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Una foresta verdeggiante mi avvolge, scura, umida, intensa. L'acre odore di muschio assale le mie nari e penetra nel profondo del cerv...